Le sue eccellenti proprietà ossidanti e disinfettanti fanno dell’ozono un elemento chiave nel trattamento delle acque potabili. Il gas, infatti, agisce sulla materia organica naturale (microorganismi come batteri e virus), sui micro-inquinanti (pesticidi, prodotti chimici…) e sui componenti inorganici (ferro, rame, zinco…) presenti nell’acqua di sorgente, rimuovendo gli elementi che possono contaminarla o essere causa di odore e sapore e riducendo la concentrazione di metalli disciolti.
L’ozono può essere utilizzato in più fasi del sistema di trattamento: nella preossidazione, nell’ossidazione intermedia e nella disinfezione finale. Contrariamente ad altri prodotti utilizzati allo stesso scopo, come il cloro, l’ozono non rilascia nell’acqua alcuna sostanza nociva. Essendo composto da tre atomi di ossigeno, al termine della sua azione disinfettante e sanificante si trasforma semplicemente in quest’ultimo.
L’ozono è particolarmente efficace anche nel trattamento delle acque reflue. È in grado di rimuovere una lunga serie di elementi indesiderati come alghe e microorganismi, coloranti, detergenti e tensioattivi, pesticidi, nitriti e solfiti, solo per citarne alcuni. La sua azione si è dimostrata efficace anche sui composti complessi di origine chimico-farmaceutica per la demolizione della maggior parte degli inquinanti residuali.
Ma il suo impiego può essere allargato anche all’acqua del rubinetto. Tra i vantaggi ricordiamo: l’eliminazione di microrganismi come batteri e funghi, microinquinanti e odori; la riduzione di cloro; il miglioramento generale del sapore.
Il procedimento è sicuro, poiché la sanificazione avviene seguendo precisi protocolli che stabiliscono il dosaggio e i tempi di esposizione dell’acqua all’ozono.
In commercio esistono diverse soluzioni per depurare in autonomia l’acqua di casa. La maggior parte prevede l’uso di dispositivi da installare sotto il lavello, con filtri da sostituire periodicamente e manutenzione da effettuare regolarmente.